Servizio Idrologico Regionale
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Il Servizio Idrologico Regionale (SIR) viene costituito con DGR n. 1153/2000 ("Dipartimento delle politiche territoriali e ambientali: costituzione di Struttura Dirigenziale - Area monitoraggio idropluviometrico e mareografico") in vista del previsto trasferimento degli Uffici periferici del Dipartimento dei Servizi Tecnici Nazionali alle Regioni, ai sensi del DPCM 24 luglio 2002.

Le attività effettuate dal Servizio Idrologico Regionale sono sinteticamente riassumibili nei seguenti punti:

  1. Gestione, ottimizzazione e potenziamento delle reti regionali di rilevamento dati quantitativi meteo-idrologica, freatimetrica e mareografica

    Rete meteo-idrologica
    La Rete regionale di rilevamento dati idro-meteorologici è stata individuata con la DGR n. 857 del 04/10/2010; tale Delibera prevede anche gli interventi necessari per il potenziamento della rete col fine di omogenizzare e ricondurre ad unitarietà il sistema esistente, di aggiornare tecnologicamente le componenti obsolete e di convertire il sistema da “sistema proprietario” a “sistema aperto”.
    L'attuale impianto di rete, gestito dal Servizio Idrologico regionale, è costituito complessivamente da circa 440 stazioni implementate e gestite fino al 24.07.2002 dal Servizio Idrografico e Mareografico Ufficio di Pisa, alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento dei Servizi Tecnici Nazionale, successivamente trasferito alla regione ai sensi della L. 59/1997 (legge "Bassanini"). I dati meteo-idrologici acquisiti dalla suddetta rete in telemisura in carico al Servizio Idrologico Regionale sono inoltre integrate con i dati di 133 stazioni automatiche costituenti la rete agrometereologica di proprietà del "Servizio Fitosanitario Regionale, Servizi Agroambientali Di Vigilanza e Controllo" (ex ARSIA), gestita e manutenuta direttamente da questa settore regionale anche attraverso cofinanziamenti annuali garantiti dello scrivente Servizio Idrologico Regionale.
    In attuazione della suddetta Delibera (857/2010) il SIR ha allestito e bandito una gara pubblica per la realizzazione nel corso degli anni 2012-2015 degli interventi migliorativi progettati per poter disporre di un impianto di rete tecnologicamente aggiornato, potenziato e omogeneo, attraverso l'adeguamento prima delle stazioni gestite direttamente dal SIR e successivamente intervenendo sulle centraline agrometeorologiche ex ARSIA. La realizzazione del progetto consentirà inoltre a regime una riduzione dei costi di gestione dell'intera rete e una significativa riduzione dei tempi di trasmissione e ricezione dei dati acquisiti, dagli attuali 30 minuti ai previsti 5 minuti.

    Rete freatimetrica
    Con DGR n. 100 del 08/02/2010 viene individuata la rete automatica di monitoraggio quantitativo dei corpi idrici sotterranei (CIS) della Toscana e viene stabilito che l'esecuzione del relativo monitoraggio è attuato dal Settore Servizio Idrologico Regionale. Tale monitoraggio prevede l'installazione di specifici freatimetri automatici per il monitoraggio dei parametri "livello piezometrico", "temperatura dell'acqua" e "conducibilità" stabiliti dalla vigente normativa nazionale in materia (D.Lgs 16 marzo 2009 n. 30), con registrazione oraria continua dei dati e teletrasmissione giornaliera degli stessi via GPRS. Le stazioni di monitoraggio ad oggi installate sono 261 e rapresentano il 202% dell'intera rete di progetto. A regime si prevede di monitorare tutti i CIS identificati sul territorio regionale (DGR 939/2009) in funzione delle loro specifiche geometrie e peculiarità.

    Il progetto approvato si pone come obiettivo il completamento della rete di monitoraggio entro la fine del 2012. Per il conseguimento di tale obiettivo il Servizio Idrologico regionale ha approntato ed espletato una apposita gara pubblica per la fornitura dei necessari freatimetri automatici e per la loro manutenzione fino a tutto l'anno 2013.

    Rete mareografica
    La rete regionale di rilevamento dati mareografica, di recente realizzazione, è costituita da due boe ondamentriche installate in acque profonde e posizionate in modo da rendere conto dello stato di moto ondoso nei due settori principali dell'arcipelago Toscano (Nord Elba - Gorgona e Sud Elba - Giglio) e da due correntometri installati in acque basse costiere (loc. Gombo – Pisa, loc. Castiglione della Pescaia - Grosseto), posizionati in punti prossimi alla aree monitorate dalle due boe ondametriche.

  2. Sviluppo di metodologie di validazione, elaborazione e pubblicazione certificata dei dati acquisiti dalle reti di rilevamento

    Il Servizio Idrologico regionale svolge una quotidiana attività di accentramento di tutti i dati registrati dalle varie reti di monitoraggio quantitativo regionali. I dati archiviati subiscono vari processi di trattamento propedeutici alla loro pubblicazione sotto forma di grandezze validate.

    Attraverso l'utilizzo di specifici processi sistematici di elaborazione dei dati grezzi, comportanti l'impiego dei più recenti strumenti informatici e di analisi spaziale (GIS), vengono validate tutte le grandezze acquisite ed elaborati specifici prodotti derivati utili per garantire la fattibilità di studi ed analisi quantitative basate scientificamente (presupposto di base per svincolarsi da analisi effettuate con “stime” derivanti da carenze di dati) a supporto delle attività di pianificazione e programmazione ambientale e quindi di tutto il sistema regionale di difesa del suolo (supporto a vari sistemi decisionali, bilanci e consumi idrici, quantificazione portate fluviali riferite a specifici tempi di ritorno, linee segnalatrici di probabilità pluviometrica, etc.).

    Per la pubblicazione di tutti i dati validati e certificati è stato internamente progettato e realizzato il presente portale WEB con accesso pubblico, quale strumento di consultazione e download dei vari prodotti realizzati dal SIR attraverso interfacce grafiche e tabellari di supporto alla lettura e comprensione dei vari prodotti distribuiti.
    Sono in corso di sviluppo ulteriori sezioni del presente portale WEB per rendere progressivamente fruibili sia i dati in corso di validazione sia nuovi elaborati attualmente in fase di sviluppo.

  3. Supporto operativo al sistema di Protezione Civile Regionale e nazionale in qualità di Centro Funzionale Regionale

    Il Servizio Idrologico regionale svolge attività di supporto operativo al sistema regionale e nazionale di Protezione Civile in qualità di Centro Funzionale Regionale ai sensi della DGRT n. 1003/2001 (“D.L. 11.6.1998 n. 180 convertito in Legge n. 267 del 3.8.1998 - Realizzazione Centro Funzionale Regionale – Determinazioni”). Le principali attività svolte dal CFR in base alla normativa vigente (DGRT n. 611/2006) si riferiscono al “tempo reale” e comportano, in ordinario, la valutazione degli effetti al suolo riferibili al manifestarsi di eventi meteo-idrologici e quindi l’emissione di specifici Bollettini di criticità regionali nonché di eventuali Avvisi di Criticità regionali per 365 gg anno, nonchè l'attivazione del servizio di sorveglianza rinforzata H24, a seguito del verificarsi di eventi, col monitoraggio dell’evento in corso.

    Per tali attività è stato internamente progettato e sviluppato l'apposito portale WEB www.cfr.toscana.it con accesso riservato ai soggetti di cui al sistema regionale e nazionale di protezione civile

  4. Modellistica idrologica

    Il Servizio Idrologico regionale si è dotato nel corso degli ultimi anni di un modello idrologico per effettuare analisi e simulazioni dei bilanci idrologici a scala di bacino idrografico, quale strumento di supporto alle attività di pianificazione e programmazione ambientale proprie del sistema di difesa del suolo, sia per simulare e prevedere possibili scenari di criticità idrogeologica-idraulica in qualità di Centro Funzionale regionale.

    Il codice di calcolo sviluppato MOBIDIC rappresenta un modello di bilancio idrologico distribuito di tipo concettuale, con rappresentazione temporale continua. Tale modello consente di simulare le dinamiche spaziali e temporali delle principali variabili idrologiche di interesse, quali il contenuto di acqua nei suoli, il ruscellamento superficiale, lo scambio con la falda, nonchè valutare gli effetti sull'evoluzione dei processi considerati della variabilità della precipitazione, delle proprietà idrauliche dei suoli, della vegetazione e l'influenza di interventi antropici sul territorio.